David Haines, è stato "giustiziato" da un militante dell'Is. Cooperante scozzese che aveva a lungo lavorato in Croazia, dove risiedeva dal 1999, era stato rapito in Siria nel 2013 dove lavorava per un'Ong francese. Non sono valsi a nulla gli appelli lanciati per il suo rilascio, tra i quali associazioni croate con cui aveva operato e il Rais della comunità islamica di Bosnia Erzegovina
Le firme raccolte sono regolari, ma il quesito è incostituzionale ed inaccettabile. Questo il responso della Corte costituzionale croata sul cosiddetto referendum “anti-cirillico”, iniziato dai veterani dei conflitti degli anni '90.
Marija Savić e Di Saržinski, cittadina serba la prima e cittadina croata la seconda. Vivono a Sarajevo ma hanno deciso di richiedere in Croazia l'unione civile, grazie alla nuova legge da poco entrata in vigore
Il 4 agosto del 1995 partì l'Operazione Oluja (Tempesta) con cui l'esercito croato riconquistava le Krajine e metteva in fuga decine di migliaia di civili serbi. Vennero commesse uccisioni sommarie e crimini di guerra. Domenica 3 agosto si ricordano le vittime e gli scomparsi a Dvor su organizzazione di Documenta, Consiglio serbo di Croazia e Consiglio civile per i diritti umani
Il centro storico di Dubrovnik visto dall'alto della "Žičara Srđ", la funicolare che connette il centro abitato all'altura che domina la "Perla dell'Adriatico". Costruita nel 1969, la funicolare di Dubrovnik è stata distrutta durante le guerre degli anni '90 e riaperta nel luglio del 2010.
Con 89 voti a favore il Sabor (Parlamento) croato ha approvato la legge sull'unione civile tra persone dello stesso sesso. Da ora le coppie omosessuali acquisiscono pari diritti alle coppie dello stesso sesso, eccetto l'adozione
Iniziato oggi il processo presso la Corte di giustizia internazionale dell’Aja che prenderà in esame le reciproche accuse di genocidio tra Croazia e Serbia
Il Comitato per la difesa di Vukovar ha consegnato al parlamento 632.165 firme. Viene chiesto un referendum per cambiare la legge che riconosce alle minoranze che superano il 30 per cento della popolazione, il diritto all'uso della propria lingua e del proprio alfabeto
"Za Dom spremni!", il saluto fascista urlato al microfono alla fine della partita decisiva per la qualificazione croata ai mondiali 2014, costa caro al calciatore Šimunić. La Fifa infatti lo sospende per dieci partite, a partire dalla prima che la Croazia giocherà il prossimo 12 giugno contro la nazionale brasiliana.
Josip Šimunić, difensore della nazionale croata, è stato punito con 25.000 kune di multa dalla Procura di Stato per il suo urlo fascista scandito alla fine della partita contro l'Islanda.
La Croazia vince 2 a 0 contro l'Islanda e si classifica per i mondiali Brasile 2014. A fine partita il difensore Josip Šimunić al microfono urla più volte alla folla "Za Dom, spremni!" (Per la Patria, pronti!) il motto ustascia dell'NDH, lo stato fantoccio creato da Ante Pavelić nel 1941 sostenuto da Hitler e Mussolini
Ritirare ai cittadini di etnia serba fuggiti negli anni del conflitto (1991-95) lo status di rifugiati. Questa la richiesta fatta a Ginevra, presso l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), dalla delegazione della Croazia. Motivazione: visti gli anni trascorsi dalla guerra, le persone fuggite allora hanno avuto tutto il tempo e il modo di scegliere dove voler vivere.
Alcune decine di veterani di guerra croati hanno distrutto i cartelli bilingue (latino e cirillico) introdotti questa mattina in città dall'amministrazione.
Lunedì pomeriggio. Viaggio verso Fiume, attraversando la Slovenia sulla strada che dal confine italiano di Pese arriva alle porte della Croazia, paese per pochi giorni ancora fuori dall'Ue. Un avvicinamento silenzioso, nell'assenza totale di traffico e immersa nel bellissimo paesaggio di questa parte d'Istria, verso la nuova apertura europea.
Al ballottaggio per le amministrative, tenutosi domenica 2 giugno, i socialdemocratici del premier Milanović conquistano le principali città della Croazia, eccetto la capitale che resta in mano al sindaco uscente Milan Bandić.
111 anni di reclusione per i leader politici e militari croati della Herceg Bosna. Si tratta della pena complessiva a seguito della sentenza di primo grado espressa oggi dal Tribunale penale internazionale per crimini nella ex Jugoslavia (TPI).
Stolpersteinen, pietre d'inciampo. L'artista tedesco Gunter Demnig ne ha disseminate decine di migliaia in tutta Europa, per commemorare le vittime della persecuzione nazifascista nei luoghi in cui vissero. Il 21 maggio a Rijeka la prima del paese, per ricordare due vittime di via Mameli, Eugenio e Giannetta Lipschitz.
Oggi ricorre la Giornata contro l'omofobia e la transfobia - più conosciuta con l'acronimo IDAHO International Day Against Homophobia and Transphobia - promossa dal 2007 dall'Unione europea. A Zagabria, Fiume e Spalato si tengono oggi tavole rotonde, incontri pubblici e molti altri eventi in cui si parlerà soprattutto di come vivono i giovani LGBT in Croazia
C'è chi la voleva già scomparsa, sommersa dalla crisi che attanaglia molti dei paesi che l'hanno adottata poco più di dieci anni fa. La moneta unica europea, però, nel bene e nel male si è rivelata più longeva di quanto alcuni pronosticassero e, da inizio maggio, ha introdotto una novità: la denominazione in cirillico.
Alla fine sulla collina di Srđ, sovrastante Dubrovnik, sorgerà un campo da golf e con esso alberghi, appartamenti di lusso, spa su un totale di circa 300 ettari.
Secondo l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, nel periodo tra il 1991 e il 1995 i serbi che lasciarono la Croazia furono almeno300.000 .
Alle elezioni per il parlamento europeo tenutesi ieri sono stati eletti i primi 12 europarlamentari della Croazia che il prossimo 1° luglio diventerà il 28mo membro dell’Unione europea.
"La Croazia non ha venduto né donato armi ai ribelli siriani". Con questa secca dichiarazione rilasciata ieri alla Tanjug il ministero della Difesa croato cerca di rimandare al mittente le notizie apparse nei giorni scorsi su media internazionali e locali.