Internazionalizza il tuo profilo

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Il mercato del lavoro odierno ricerca professionisti in grado di affiancare al sapere tecnico specifico la consapevolezza della globalizzazione dei fenomeni e dello sviluppo sostenibile, l’apertura al contesto internazionale e l’esercizio delle soft skill necessarie per inserirsi in contesti professionali complessi e interculturali.

L’Honours Programme TALETE è un percorso parallelo al corso di laurea magistrale che ambisce a rafforzare e integrare la preparazione degli studenti per formare professionisti globali. Oggi aperto a studenti e studentesse di laurea magistrale DICAM, DSRS E SSI, mira a divenire un Programma dell’Ateneo trentino volto a coinvolgere un numero crescente di dipartimenti. 

L’appuntamento Internazionalizza il tuo profilo è finalizzato alla consegna del titolo finale. Sarà  un’occasione di confronto sull’esperienza formativa, sulla ricerca tesi in contesti interessati da relazioni di cooperazione allo sviluppo, sul tirocinio post-laurea previsti dal programma,  nonché sulla rilevanza di tali esperienze per affacciarsi al mondo del lavoro più qualificati e competitivi.

L’evento è aperto a studenti, studentesse, docenti dell’Ateneo, rappresentanti di imprese, organizzazioni, università, enti di ricerca impegnati nella cooperazione internazionale e alla cittadinanza.

 

Programma

 

Talenti e Territori: presentazione del programma TALETE

Flavio Deflorian, Rettore, Università di Trento

Marco Tubino, Presidente, Centro per la Cooperazione Internazionale

Giovanni Gardelli, Dirigente Generale, Unità di missione strategica coordinamento enti locali, politiche territoriali e della montagna - P.A.T

 

TALETE: la voce degli studenti e delle studentesse che ricevono il titolo

 

TALETE: la voce delle ONG

Isacco Rama, CAM

Martina Venzo, Helpcode

 

Competenze per lavorare nella cooperazione internazionale

Maura Viezzoli, Presidente, CISP

Modera
Marco Bezzi, Coordinatore HP TALETE

 

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Il giornalismo nel conflitto

Fra guerra ibrida e libertà di pensiero, il ruolo dell'informazione indipendente: un bene comune e un valore delle democrazie e dei territoriCON:CHRISTIAN ELIA – codirettore di QCode Mag, giornalista esperto di conflitti armati e sociali, EKATERINA ZIUZIUK – presidente di Articolo 21 del Trentino Alto-Adige e dell'associazione Bielorussi in Italia Supolka, PAOLA ROSÀ – coordinatrice del Media Freedom Resource Centre gestito da OBCT

Il giornalismo nel conflitto

Fra guerra ibrida e libertà di pensiero, il ruolo dell'informazione indipendente: un bene comune e un valore delle democrazie e dei territoriCON:CHRISTIAN ELIA – codirettore di QCode Mag, giornalista esperto di conflitti armati e sociali, EKATERINA ZIUZIUK – presidente di Articolo 21 del Trentino Alto-Adige e dell'associazione Bielorussi in Italia Supolka, PAOLA ROSÀ – coordinatrice del Media Freedom Resource Centre gestito da OBCT

Il giornalismo nel conflitto

MODERANO:

FRANCESCA CAPRINI – YAKU.EU e MATTIA PELLI – RADIOCURA

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Dopo due anni caratterizzati dall’esplosione del fenomeno dell’ infodemia – la circolazione di una quantità eccessiva di informazioni– legato alla pandemia da Coronavirus Covid19, siamo oggi alle prese con una quotidiana narrazione di guerra a causa del conflitto russo – ucraino: un’informazione di conflitto che tende a cedere alla propaganda bellicista e a narrare verità artefatte.

Dall’altra, un fronte sempre più variegato ed ampio di giornalismi indipendenti argina e combatte la perdita di democrazia e la criminalizzazione della società, costruendo un panorama antitetico alla stampa “embedded” e contribuendo alla resistenza dei popoli e dei territori.

Un giornalismo nel conflitto, che spesso richiede costi altissimi in termini di integrità, sicurezza, e della vita stessa.

Insieme ai giornalisti Christian Elia, per anni inviato di PeaceReporter ed esperto di Medio Oriente, Balcani e Mediterraneo, Ekaterina Ziuziuk, presidente di Articolo21 del Trentino Alto Adige e dell’Associazione bielorussi in Italia ” Supolka”, e Paola Rosà, coordinatrice del Media Freedom Resource Centre gestito da OBC Transeuropa, ragioneremo sul ruolo necessario dell’informazione indipendente anche in tempo di guerra, e sulla sua crescentecriminalizzazione, mettendoci a confronto con un sistema di potere che non accetta il contrasto alla narrazione dominante e che vuole nascondere i volti e le voci delle vittime delle tante guerre – militari, sociali, ambientali – in cui è immersa la nostra esistenza.

Paola Rosà racconterà inoltre di “Strategic lawsuits against public participation” (SLAPP), le cosiddette querele bavaglio, ovvero ogni abuso del diritto che serva a mettere a tacere le critiche, intimidire giornalisti, attivisti e difensori dei diritti umani. Tramite le lungaggini dei processi e le richieste di risarcimenti, il potente di turno – che si tratti di un politico, di un’azienda o di un colletto bianco – tenta di mettere il bavaglio alla partecipazione democratica.

E la testimonianza di MeltingPot Europa, ancora sotto processo per diffamazione a mezzo stampa per aver raccontato ancora una volta – come da 26 anni a questa parte, anche con il proprio portale – le violazioni dei diritti umani in materia di migrazioni e asilo.

moderano Francesca Caprini di Yaku.eu e Mattia Pelli, giornalista radiofonico della Radio Svizzera e codirettore di Radio Cura

ll destino dell’Ucraina. Il futuro dell’Europa

Trieste Centro Veritas, Via Monte Cengio, 2
Nell'ambito della rassegna "Rose Libri Musica Vino" 2022 viene presentato libro di Simone Attilio Bellezza. L'autore dialoga con Giulia Caccamo - docente di Storia delle relazioni internazionali, Università di Trieste e Stefano Santoro - docente di Storia dell’Europa orientale, Università di Trieste. Modera di Nicole Corritore di OBCT
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