ll destino dell’Ucraina. Il futuro dell’Europa
Trieste Centro Veritas, Via Monte Cengio, 2Dopo l'annessione unilaterale della Crimea e la guerra nel Donbas sembrano moltiplicarsi i rischi di una possibile invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia.
Per comprendere le dinamiche che hanno portato all'escalation del conflitto è necessario risalire al rapporto dell'Ucraina con l'Impero russo, l'Unione sovietica poi e l'attuale Federazione russa e al percorso di democratizzazione ed europeizzazione avviato dal governo di Kyïv.
L'incompiuta Rivoluzione arancione del 2004 e la Rivoluzione della Dignità del 2013 hanno avvicinato l'Ucraina al mondo occidentale aprendo una profonda crisi, al tempo stesso interna e internazionale, con la Russia. Pagine che guardano non solo agli equilibri della geopolitica, ma presentano l'evoluzione storica dell'Ucraina post-sovietica, e aiutano a comprendere le ragioni dei venti di guerra che oggi spirano di nuovo sull'Europa.
Presentazione del libro "l destino dell’Ucraina. Il futuro dell’Europa", Scholè, collana Orso Blu (febbraio 2022), di Simone Attilio Bellezza, nell'ambito dell'undicesima edizione di “Rose Libri Musica Vino”.
Simone Attilio Bellezza è un saggista e docente universitario italiano. Tra le sue attività professionali: professore aggiunto di Didattica della Storia Contemporanea presso l'Università di Trento e di Storia dell'Europa orientale presso l'Università del Piemonte Orientale. Specializzato nella storia del movimento nazionale ucraino, ha studiato vari aspetti del processo di transizione post-sovietica dell'Ucraina.
L'autore dialoga con Giulia Caccamo docente di Storia delle relazioni internazionali, Università di Trieste e Stefano Santoro, docente di Storia dell’Europa orientale, Università di Trieste.
Modera Nicole Corritore, giornalista di OBC Transeuropa
La Rassegna è gratuita e aperta a tutti. In caso di maltempo si svolgerà nel Teatro Franca e Franco Basaglia, sino a esaurimento posti e nel rispetto delle misure generali per la prevenzione e il contenimento dell’emergenza COVID-19.
INFO:
ll destino dell’Ucraina. Il futuro dell’Europa
Trieste Centro Veritas, Via Monte Cengio, 2ll destino dell’Ucraina. Il futuro dell’Europa
Trieste Centro Veritas, Via Monte Cengio, 2Il giornalismo nel conflitto
MODERANO:
FRANCESCA CAPRINI – YAKU.EU e MATTIA PELLI – RADIOCURA
———————————————
Dopo due anni caratterizzati dall’esplosione del fenomeno dell’ infodemia – la circolazione di una quantità eccessiva di informazioni– legato alla pandemia da Coronavirus Covid19, siamo oggi alle prese con una quotidiana narrazione di guerra a causa del conflitto russo – ucraino: un’informazione di conflitto che tende a cedere alla propaganda bellicista e a narrare verità artefatte.
Dall’altra, un fronte sempre più variegato ed ampio di giornalismi indipendenti argina e combatte la perdita di democrazia e la criminalizzazione della società, costruendo un panorama antitetico alla stampa “embedded” e contribuendo alla resistenza dei popoli e dei territori.
Un giornalismo nel conflitto, che spesso richiede costi altissimi in termini di integrità, sicurezza, e della vita stessa.
Insieme ai giornalisti Christian Elia, per anni inviato di PeaceReporter ed esperto di Medio Oriente, Balcani e Mediterraneo, Ekaterina Ziuziuk, presidente di Articolo21 del Trentino Alto Adige e dell’Associazione bielorussi in Italia ” Supolka”, e Paola Rosà, coordinatrice del Media Freedom Resource Centre gestito da OBC Transeuropa, ragioneremo sul ruolo necessario dell’informazione indipendente anche in tempo di guerra, e sulla sua crescentecriminalizzazione, mettendoci a confronto con un sistema di potere che non accetta il contrasto alla narrazione dominante e che vuole nascondere i volti e le voci delle vittime delle tante guerre – militari, sociali, ambientali – in cui è immersa la nostra esistenza.
Paola Rosà racconterà inoltre di “Strategic lawsuits against public participation” (SLAPP), le cosiddette querele bavaglio, ovvero ogni abuso del diritto che serva a mettere a tacere le critiche, intimidire giornalisti, attivisti e difensori dei diritti umani. Tramite le lungaggini dei processi e le richieste di risarcimenti, il potente di turno – che si tratti di un politico, di un’azienda o di un colletto bianco – tenta di mettere il bavaglio alla partecipazione democratica.
E la testimonianza di MeltingPot Europa, ancora sotto processo per diffamazione a mezzo stampa per aver raccontato ancora una volta – come da 26 anni a questa parte, anche con il proprio portale – le violazioni dei diritti umani in materia di migrazioni e asilo.
moderano Francesca Caprini di Yaku.eu e Mattia Pelli, giornalista radiofonico della Radio Svizzera e codirettore di Radio Cura